domenica 23 marzo 2014

La medicina occidentale no cura, attenua il male e ne provoca altri. Ricorrere a cure alternative é dunque prerogativa sempre piú diffusa e in espanione. Alcuni consigli per approfondire il tema e trarne senza dubbio dei benefici

Seguite i Link e quanto segue, senonché l'esperienza di persone malate gravemente che hanno trovato sollievo e speranza solo con una ricerca intelligente e adottando cure alternative alla medicina tradizionale.

Molti medici specialisti uno per uno si ribellano e questo é un buon segnale. Bisogna imparare a conoscere quanto la natura ci puó servire per curare le malattie a basso costo e in modo efficace e risolutivo.
Ribellarsi all'industria farmaceutica e ai canali che vogliono trarre solo profitto sulla salute altrui, é un dovere di tutti.
É inoltre un diritto chiedere cure alternative quando certe terapie dopo anni non hanno dato il risultato sperato, o peggio: hanno riscontrato ulteriori patologie per effetto collaterale per colpa dei farmaci assunti
LICENZIATA IN TRONCO
PERCHE' VA CONTRO GLI INTERESSI DI BIG PHARMA!

«La mia amica DOTT.SSA MICHELA DE PETRIS mi ha chiesto di diffondere QUESTO IMPORTANTE ACCADIMENTO, Vi prego di leggerlo:

Merc 5 marzo a Le Iene su Italia1 è andato in onda un interessante servizio tutto documentato su come un signore malato di tumore sia riuscito a bloccare la malattia grazie anche all'introduzione di una alimentazione vegana, in gran parte crudista.
Michela, dott.ssa sia privata ma anche specialista al San Raffaele di Milano, ha dato la sua disponibilità a spiegare alle telecamere in che modo tutti i suoi pazienti siano riusciti a trarne tanto beneficio. Consiglio di vedere il servizio. Il giorno dopo ha iniziato a ricevere migliaia di chiamate da tutta Italia a cui lei sta cercando di dare risposte, perché è una persona eticamente corretta.
L'ho incontrata oggi e mi ha detto che ieri il suo primario del S.Raffaele l'ha chiamata e l'ha licenziata in tronco.
Lei mi ha spiegato che il suo ospedale prende molti soldi dalle cure farmacologiche che danno ai pazienti malati di tumore e quindi , per interessi prettamente economici, il suo intervento ha danneggiato la struttura.
Capite? Se ne fottono della salute dei pazienti!

Ebbene, Michela, che è una grande professionista, guardandomi negli occhi mi ha detto che lo rifarebbe altre cento volte, perché è molto più importante informare le persone piuttosto che lasciarle all'oscuro di certe cose così importanti solo per interessi economici.

Se volete, potete, aiutatemi a diffondere la notizia.

Queste sono esattamente le parole di Michela, quindi non è una mia interpretazione. Lei stessa mi ha chiesto di aiutarla a diffondere la verità al fine di aiutarci.

Grande stima da parte mia, cara Mic.» (Angelo Bavaro)







http://www.carcinomaepatico.it/percorso.asp
http://liberofb.altervista.org/blog/lo-sfogo-di-un-chirurgo-italiano-la-medicina-italiana-non-cura-lenisce-sintomi-generando-nuove-malattie/#comment-354

Come evitare l'acidità organica

By Edoardo Capuano - Posted on 23 marzo 2014
Alimentazione sanaTutti quei processi e manifestazioni che noi chiamiamo malattie, sono la diretta conseguenza di un’eccessiva acidificazione del sangue, dovuta per lo più a una sbagliata alimentazione. Dopo un pasto, i nutrimenti e le tossine (rifiuti organici) derivanti dalla digestione, fluiscono dal tratto intestinale nel sangue e nel sistema linfatico.
Attraverso l’osmosi, i nutrimenti e le tossine si aprono poi anche un passaggio verso il citoplasma, ossia quella parte della cellula che avvolge il nucleo delle cellule organiche. Tutte le cellule hanno una caratteristica comune: il citoplasma ha una reazione alcalina (negativa) e il nucleo ne ha una acida (positiva), ciò crea una differenza di potenziale elettrico tra il citoplasma ed il nucleo. Questa differenza di potenziale elettrico determina la “vitalità” delle cellule.
Se questo potenziale elettrico si riduce al di sotto di un certo livello, la cellula si ammala e può anche morire. Quando il sangue quindi porta con sé molte sostanze acide, per esempio, le tossine, le stesse possono penetrare all’interno delle cellule e neutralizzare l’alcalinità del citoplasma. Se perciò la concentrazione delle tossine nella circolazione del sangue è più alta di quella nelle cellule, le tossine continueranno a fluire nel citoplasma delle cellule ed eventualmente a precipitare, creando dei cristalli.
Periodicamente, durante i periodi in cui la vitalità è elevata, l’organismo prova a correggere questa condizione, attraverso delle acute crisi di guarigione: le cosiddette “malattie”. Dopo molti anni, tuttavia, se una persona non migliora le proprie abitudini e il proprio stile di vita, verrà a crearsi una malattia cronica. Ed alla base di tale malattia possiamo sicuramente trovare un grande accumulo di tossine.
Il punto di vista dell’omotossicologia:
Secondo l’insegnamento di “H.H. Reckeweg”, fondatore della “omotossicologia”, tutti quei processi e manifestazioni che noi chiamiamo malattie, sono espressione della lotta dell’organismo contro le tossine, per renderle innocue e poi espellerle. L’organismo può vincere o perdere questa battaglia; in ogni caso quei processi che noi chiamiamo malattie non sono altro che utili funzioni biologiche, finalizzate alla disintossicazione naturale del corpo e alla difesa contro i veleni. L’organismo, infatti, cerca sempre di compensare i danni che ha subito e che non è riuscito ancora ad eliminare.
La probabile causa di tutte le malattie:
Praticamente tutti i dolori, le patologie e la distruzione di cellule, è dovuta ad un’eccessiva acidità del sangue, derivante dall’assunzione di una quantità troppo elevata di proteine, specialmente di quelle animali: carne, pesce, pollame, salumi e formaggio ecc. Tuttavia anche le proteine vegetali, come i semi, i cereali e i legumi, quando assunte troppo spesso o in notevole quantità, possono causare questo tipo di tossicità. Il Dr. “Bieler” afferma che la causa principale dell’acidità organica, vada ricercata nell’assunzione eccessiva di proteine, che disturbano in modo sostanziale l’equilibrio dell’azoto. Una condizione acida, generata da una dieta con molte proteine, distrugge molte cellule del corpo, che pertanto dovranno essere ripristinate…
L’effetto a lungo termine di una dieta con molte proteine, è quindi sempre deleterio per la salute. Crea infatti un’accumulazione di prodotti di rifiuto – dovuti alla digestione ed assimilazione di queste proteine – i quali acidificano l’organismo. Per esempio, se consideriamo che fegato e reni sono in grado di espellere circa 8 grani di acido urico nell’arco delle 24 ore, e che 500 grammi di carne, possono generare fino a 18 grani di acido urico, ne consegue che ad ogni pasto a base di carne, una parte dell’acido urico generato, verrà di fatto accumulato nel corpo. Questo fenomeno, nel tempo, potrà provocare gotta, reumatismi o diverse forme di artrosi.
L’acidosi precede e provoca le malattie:
È quindi ormai un fatto ampiamente riconosciuto, che molte malattie si sviluppino a causa di una condizione di “acidosi cronica”, che riduce le funzioni organiche e abbassa la resistenza dell’organismo. A questo riguardo, il Dr. “George W. Crile”, (direttore della Clinica Crile in Cleveland) uno dei più famosi chirurghi del mondo, così si esprime: “Non esiste la morte naturale. Tutti i casi così definiti, sono soltanto il punto finale di una progressiva acidificazione dell’organismo”.
L’acidosi, infatti, precede e causa le malattie. Anche un corpo sano alla fine soccombe alle malattie fisiche, quando la sua stessa produzione di acido urico si accumula ad un punto tale che non può più opporvi resistenza. Di conseguenza diviene suscettibile ai germi, al freddo, alla fatica o all’esaurimento nervoso. Quando il livello di tossine nel corpo raggiunge il massimo tollerabile, l’organismo inizia allora un’azione di “pulizia”, che può assumere varie forme, tra cui: diarrea, mal di testa, raffreddore, eruzioni della pelle, ascessi, foruncoli, reumatismi, infiammazione degli occhi o di altri organi, catarro, sensazione di freddo, febbre ecc. Ma tutte queste problematiche hanno un’origine comune: un accumulo di rifiuti acidi nel corpo.
Perché si crea acidità nell’organismo?
Oggigiorno, il cibo e le bevande che assumiamo stanno diventando sempre più “produttori di acido”, specialmente i pasti veloci come quelli offerti dai fast-food e gli alimenti precotti. Anche i dolci ed i dessert formano acido, così come il caffè, il vino e la birra. Un altro elemento che crea acidità è un’alimentazione eccessiva. Va notato inoltre, che anche coloro che seguono una dieta vegetariana, possono ritrovarsi, se consumano troppi cereali, con un alto livello di acidità nel corpo. Preoccupazioni, ansia, paura e stress sono ulteriori fattori in grado di produrre acidità organica, come pure le sostanze inquinanti e le eventuali tossine presenti nell’ambiente in cui viviamo.
Una nuova luce sull’equilibrio acido-basico:
Una certa acidità del corpo è necessaria alla conservazione della vita; se non vi fosse non vi potrebbe neppure essere la circolazione di energia lungo i nervi. È infatti necessaria una differenza di polarità elettrica, affinché tale flusso possa aver luogo. Quando un’area del corpo si danneggia o diviene malata, vi è un’accelerazione dell’energia in quella zona, perché il primo effetto di una malattia o di un danneggiamento è quello di aumentare il grado di acidità dell’area colpita. Con l’aumento di acidità, cambia anche il potenziale di quell’area e questo fatto aumenta il flusso di energia proveniente dal cervello, e con essa anche il flusso del sangue in arrivo.
Come si può facilmente immaginare, l’aumento dell’energia nervosa e del flusso del sangue, determinano un maggior potere curativo nella zona colpita. Bisogna comunque sottolineare, che una quantità maggiore o minore del necessario, sconvolge questo processo di guarigione. Un eccesso di acidità nei tessuti dell’organismo, stimola infatti un flusso di energia nervosa troppo grande, e se questa condizione permane troppo a lungo, interferisce con la capacità delle cellule del cervello, di continuare a fornire l’energia nervosa richiesta.
Una diminuzione di tale capacità conduce ad una minor differenza di potenziale tra il cervello e il resto del corpo. Quando questa differenza si annulla, come accade nei casi di severa acidosi, ne consegue la morte. La vita, come abbiamo già detto, è infatti possibile solo quando viene mantenuta una differenza di polarità elettrica, tra il cervello e le altre parti del corpo.
La vera causa dell’osteoporosi:
Per poter sopravvivere il corpo deve mantenere il sangue ad un pH pari a 7.4: ovvero un valore leggermente alcalino (un valore neutro sarebbe invece rappresentato da un pH a 7.0). In presenza di un’acidità eccessiva, il corpo utilizzerà allora parte del calcio presente nelle ossa per ridurre l’acidità, poiché se non agisse in questo modo si creerebbe una situazione di grave pericolo, in grado di condurre anche alla morte. Il corpo, per neutralizzare l’acido in eccesso, utilizzerà inoltre oltre al calcio, anche le sue riserve di potassio, sodio e magnesio, che sono tutti minerali alcalinizzanti, prelevandoli dalle ossa, dai denti e dalle cellule di tutti i tessuti.
In questa situazione, un individuo perde dei minerali preziosi, ed anche eventuali supplementi alimentari non potranno essere utilizzati a causa dell’ambiente acido creatosi. Si può facilmente comprendere come questa situazione possa dar luogo, a lungo andare, all’osteoporosi: una malattia dovuta alla mancanza di calcio nelle ossa. Se questa situazione dovesse persistere, le stesse cellule si saturerebbero di acido e si creerebbero i presupposti per altre innumerevoli malattie. Alcuni sintomi che fanno presagire un aumento di acidità sono: la stanchezza senza ragione, il sentirsi vuoti e nervosi. La presenza di dolori muscolari, stitichezza, problemi digestivi ed acidità di stomaco.
Patologie da deposito:
Tra i tessuti in cui tendono ad accumularsi gli acidi urici, citiamo quelli vascolari (per es. le cartilagini), quelli poco vascolarizzati (per es. tendini e legamenti) e quelli che si trovano intorno alle articolazioni periferiche distali o ai tessuti più freddi (per es. l’orecchio). Il deposito di acido nelle articolazioni porta al loro deterioramento, con conseguente comparsa di osteoartrite ed altre malattie osteo-articolari.
Anche l’acido urico che arriva nell’urina, può precipitare creando delle piccole formazioni di cristallo che, nel tempo, aggregandosi possono formare dei granelli o addirittura dei calcoli. Nella gotta cronica grave, i cristalli possono depositarsi nelle articolazioni centrali più grandi e nei tessuti degli organi, reni compresi.
Una dieta salutare:
Per ovviare a tutti questi problemi, è allora molto importante impostare un corretto stile di vita ed avere un’alimentazione sana e adeguata, con poche proteine e le giuste combinazioni alimentari. In questo modo sarà possibile contrastare efficacemente l’eccessiva acidificazione del corpo, causa conclamata di svariate patologie.
La dieta di seguito proposta, è valida sia per le persone sane che per quelle malate e dovrebbe essere seguita sempre. Essa serve a manterci in salute, che è il bene più prezioso che possediamo.
Appena alzati:
Succo di 1/2 limone in un bicchiere d’acqua tiepida con poco zucchero di canna.
Per la colazione, scegliere tra queste varianti:
- Frutta di stagione (una qualità per volta), magari preceduta da 4/5 prugne secche.
- Yogurt naturale.
- Biscotti con poco zucchero e infuso di erbe non dolcificato.
Bisogna ricordare che zuccheri + amido creano fermentazione e quindi acidificazione. Pertanto sarebbe utile evitare pane e miele e pane e marmellata e dolci molto zuccherati, oppure ridurne le quantità. Non usare inoltre succo di arancia con pane, torte o biscotti, perché acido + amido creano fermentazione e quindi acidificazione.
A pranzo:
Solo il primo (pasta, riso, pizza, preferendo il riso) con contorno di verdure crude. Niente frutta o dessert. Non usare inoltre aceto o limone sull’insalata, perché acidi + amidi (come già detto sopra) producono fermentazione e quindi acidificazione.
A cena:
Solo il secondo, alternando: pollo, formaggio di capra o pecora, legumi, uova, pesce. Sempre accompagnato da verdura cruda. Niente frutta o dessert. Non usare aceto o limone sull’insalata.
Suggerimenti vari:
  1. Eliminare completamente latte e formaggi di mucca (lo yogurt naturale è accettabile), fritture, intingoli, salumi, insaccati, pappa reale e dolciumi industriali. Cioccolato solo in piccole quantità.
  2. Prediligere i formaggi di capra e pecora: sono più sani, in quanto il latte di questi animali è molto simile a quello umano.
  3. Eliminare le bevande gassate, quindi anche l’acqua minerale gassata.
  4. Eliminare bevande e alimenti ghiacciati: sono dannosi per fegato e pancreas.
  5. Evitare di bere acqua ai pasti: rende difficile l’assimilazione dei grassi.
  6. Eliminare lo zucchero bianco, usarne poco di canna o del fruttosio.
  7. Eliminare dolci e dolciumi, perché sono acidificanti.
  8. Ricordare che i cereali integrali hanno molta fibra, ma sono acidificanti.
  9. Eliminare latte e formaggi di vacca, sono acidificanti.
  10. Eliminare latte di soia, avena, ecc. sono acidificanti.
  11. Eliminare i succhi di frutta conservati, sono acidificanti.
  12. Eliminare i dadi e surrogati per brodo, sono acidificanti.
  13. Eliminare assolutamente carne rossa, salumi e insaccati.
  14. Mangiare la frutta lontano dai pasti.
  15. Non esagerare con la verdura cotta, perché fermenta.
  16. Mangiare la patate da sole o con altra verdura cotta, o con olive.
  17. Non combinare le patate con carne, pesce o formaggio.
  18. Non combinare caffè e latte.
  19. Mangiare i legumi, che sono un buon sostituto delle proteine animali, ma con parsimonia. Non utilizzare amidi nel pasto serale perché il pancreas ha poca energia. Pertanto alla sera niente pasta, pane, riso, pizza o minestre e minestroni con creali. Come regola generale: amidi e carboidrati al mattino e a mezzogiorno, e proteine alla sera.

http://www.carcinomaepatico.it/

Le cellule tumorali del pancreas usano il fruttosio per proliferare e dividersi,
Questo quanto hanno detto dei ricercatori USA di recente, in uno studio che ha messo alla prova il sapere corrente che tutti gli zuccheri siano la stessa cosa.
La scoperta dei ricercatori, pubblicata nella rivista Cancer Research, può essere utile per spiegare altri studi che hanno correlate l’uso del fruttosio con il cancro al pancreas, uno dei tipi più mortali
“Queste scoperte indicano che le cellule tumorali possono metabolizzare prontamente il fruttosio per aumentare la proliferazione” ha scritto il Dr. Anthony Heaney del UCLA’s Jonsson Cancer Center.
“Queste scoperte sono determinanti per i pazienti di cancro a cui viene data una dieta a base di fruttosio raffinato edindicano che gli sforzi per ridurre l’assunzione di fruttosio raffinato o inibire le azioni da esso mediate, possono arrestare la crescita del cancro”.
Troppo zucchero, di ogni tipo, non solo aggiunge chili, ma è anche un colpevole-chiave nel diabete, nei disturbi cardiaci e nell’infarto, secondo la American Heart Association.

Le cellule tumorali prosperano con lo zucchero ma usano il fruttosio per proliferare.
“Il metabolismo del fruttosio e del glucosio, sono molto differenti”, ha detto il team di ricerca di Heaney’s. Negli USA il consumo di fruttosio-sciroppo di mais è salito del 1000 percento tra il 1970 e 1990, cosi hanno riportato dei ricercatori nel 2004 all’American Journal of Clinical Nutrition.

Fonte : Saluteolistica



"il fruttosio è l'UNICO tipo di zucchero che può innescare il ciclo di Krebs all'interno del mitocondrio; infatti anche se si introduce glucosio nella cellula, esso non potendo essere utilizzato dal mitocondrio deve prima essere trasformato in fruttosio (cosa che comporta un ulteriore fortissimo spreco di energia, dovendo moltiplicare ognuno dei miliardi di molecole di glucosio per oltre due molecole di ATP che devono essere utilizzate proprio per la trasformazione del glucosio in fruttosio; il fruttosio fa quindi risparmiare anche tutta questa energia, visto che non necessita assolutamente di tutta la prima energicamente dispendiosissima parte della cosiddetta glicolisi)"
di : roberto de jesus - glicosi -





Glicosi : http://it.wikipedia.org/wiki/Glicolisi



Glicosi (continua)



il problema del fruttosio è il seguente:
siccome non è riconosciuto dalle cellule del pancreas che controllano la glicemia (livello del Glucosio nel sangue) -
[ ricordiamo che il glucosio è lo zucchero necessario per il nostro cervello ]
quando abbiamo in circolo una grande quantità di fruttosio il nostro corpo si comporta come se avessimo in circolo pochissimo zucchero perchè il pancreas riconosce solo il glucosio e non il fruttosio...
a questo punto il nostro organismo, credendo erroneamente che ci troviamo in IPO-glicemia continua a produrre zucchero creando IPER-Glicemia e accumulo di grassi..
Oltretutto un'alta quantità di zuccheri in circolazione crea ossidazione perchè gli zuccheri sono potenti agenti OSSIDANTI come del resto gli ACIDI GRASSI....

Fonte: Marco villa



Pertamto secondo i miei studi e le mie ricerche nell'estate del 2013 io ho limitato fortemente l'uso della frutta
- oggi come oggi mi somministro solo mele nei mie succhi verdi e qualche volta compro le pere, ma molto raramente e solo in questo periodo - pre natalizio - perchè di stagione e a basso costo....
Secondo il mio modesto parere la frutta fa benissimo alle persone in salute, dovrebbe invece essere moderata nelle persone affette da neoplasie cancerogene.

Fonte: marco60







In seguito alla conferenza tenuta dal Dr Robert Lustig (un endocrinologo pediatrico che lavora a University of California, San Francisco (UCSF ) dove insegna clinica pediatrica), riguardo al ruolo degli zuccheri, particolarmente del fruttosio, nell’insorgenza della sindrome metabolica (obesità e patologie associate), c’è stato un crescente interesse intorno al ruolo e al destino metabolico di questo zucchero e al suo legame con le malattie menzionate.
Nota bene:
si parlerà del fruttosio raffinato e degli sciroppi a base di fruttosio. Quello che segue non è applicabile agli alimenti che lo contengono naturalmente, i quali sono composti da un complesso di nutrienti in grado di annullare e invertire gli effetti nocivi di questo zucchero. Il consumo di alimenti contenenti naturalmente un alto tenore di fruttosio non provoca alcuno degli effetti descritti in basso: frutta e verdura sono assolutamente salutari, salvo patologie specifiche (es. deficit della fruttosio-1-fosfato-aldolasi meglio noto come “intolleranza al fruttosio”).
Il fruttosio ha effetti molto simili all’etanolo, giungendo a provocare addirittura, oltre al ruolo giocato nella predisposizione all’insulino resistenza, danni del tutto sovrapponibili all’abuso di alcol. Il fruttosio in eccesso sembra alla base dell’epidemia di sindrome metabolica a causa del suo particolare metabolismo, che risulta in deplezione intracellulare di ATP, produzione di acido urico, disfunzione endoteliale, stress ossidativo, lipogenesi e glicazione proteica.

fonte: biobimbi.com (continua)





Cosa succede quando il fruttosio arriva nel fegato?
Nell'organo epatico il fruttosio può avere comportamenti diversi; può per esempio convertirsi in sostanze derivate del glucosio e depositarsi come glicogeno epatico, una cosa che nei soggetti che praticano un'intensa attività fisica è decisamente positiva; sfortunatamente la capacità dell'organo epatico di effettuare la conversione di fruttosio in derivati del glucosio non è illimitata e ciò può creare diversi problemi perché, se l'assunzione di fruttosio è eccessiva, il fruttosio che arriva nel fegato può essere trasformato in grasso (ciò può verificarsi in particolar modo nei soggetti affetti da ipertrigliceridemia, resistenza all'insulina o diabete di tipo 2.
Una delle cose che spesso vengono ritenute positive è il fatto che i livelli ematici di fruttosio non provocano una risposta ormonale immediata; meno positivo è il fatto che un'alta assunzione di fruttosio, pur essendo in grado di stimolare la sintesi dei lipidi, non è in grado di stimolare la produzione di leptina; la riduzione della produzione di questo ormone può avere effetti decisamente deleteri (per approfondimenti si consulti il nostro articolo La leptina).
Quindi: il fruttosio ha un indice glicemico basso, nelle persone che praticano un'intensa attività fisica favorisce il ripristino delle scorte di glicogeno epatico, ma se assunto in quantità eccessiva può creare diversi problemi di cui alcuni non di poco conto.
Sembra naturale quindi porsi la domanda che dà il titolo al paragrafo seguente.
Il fruttosio fa male?
Ha suscitato notevole (e immeritato) scalpore la ricerca del Centro galiziano per la Ricerca Biomedica in Fisiopatologia della Obesità e della Nutrizione che ha correlato l'abuso di fruttosio con gravi alterazioni del metabolismo.
La ricerca -
L'ingestione di grandi quantità di fruttosio negli animali da laboratorio per un tempo sufficientemente prolungato provoca una resistenza alla leptina, l'ormone proteico che regola il livello di lipidi nel sangue.
Ciò ovviamente può favorire l'obesità. Inoltre aumenterebbe anche la resistenza all'insulina, cosa particolarmente critica per i diabetici. Infine l'abuso di fruttosio provoca un aumento dei trigliceridi nel sangue e abbassa il colesterolo buono, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari

Fonte: Albanesi.it





Tumori del pancreas usano il fruttosio zucchero, molto comune nella dieta occidentale, per attivare una via cellulare chiave che guida la divisione cellulare, aiuta il tumore a crescere più rapidamente,
uno studio condotto da ricercatori del Jonsson Comprehensive Cancer Center della UCLA ha trovato. Anche se è ampiamente conosciuta che i tumori usano il glucosio, uno zucchero semplice, per alimentare la loro crescita, questa è la prima volta che un collegamento è stato indicato tra fruttosio e la proliferazione del cancro, ha detto il dottor Anthony Heaney, professore associato di medicina e neurochirurgia, un ricercatore Jonsson Cancer Center e autore senior dello studio. "La linea di fondo è la dieta moderna contiene un sacco di zucchero raffinato tra cui fruttosio ed è un pericolo nascosto implicato in un sacco di malattie moderne, come l'obesità, il diabete e fegato grasso", ha detto Heaney, che ha anche serve come direttore del tumore pituitario e neuroendocrini Program presso la UCLA.
"In questo studio, abbiamo dimostrato che i tumori possono usare fruttosio altrettanto facilmente come il glucosio per alimentare la loro crescita." Lo studio è apparso nel 1 agosto questione del peer-reviewed rivista Cancer Research.
Heaney ha scoperto che le cellule tumorali del pancreas potrebbero facilmente distinguere tra glucosio e fruttosio anche se sono molto simili strutturalmente , e contrariamente alla saggezza convenzionale, le cellule tumorali metabolizzati gli zuccheri in modi molto diversi.
Nel caso di fruttosio, le cellule tumorali pancreatiche utilizzati zucchero nel non-ossidativo pentoso fosfati transketolase-driven per generare acidi nucleici, i mattoni di RNA e DNA, che le cellule tumorali devono dividersi e proliferare. "Tradizionalmente, glucosio e fruttosio sono stati considerati come substrati monosaccaridi intercambiabili che vengono metabolizzati in modo simile, e poca attenzione è stata data agli zuccheri diversi dal glucosio ", afferma lo studio.


http://www.carcinomaepatico.it/