lunedì 15 settembre 2008

Sapori d’alta quota



 
 

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tramite Scienza in cucina di Dario Bressanini il 29/08/08

Ancora in montagna, questa volta in un alpeggio ad alta quota, in valle Vigezzo. Negli alpeggi si può trovare una cosa ormai diventata rarissima: il burro da panna cruda, non pastorizzata.

Ecco qui il mio acquisto

burro-550.jpg

E' stato preparato in mattinata; potete vedere come trasudi ancora acqua

burro2-550.jpg

Il colore più intenso rispetto a quello a cui forse siete abituati è dovuto ai fiori nell'alimentazione estiva delle vacche. E per lo stesso motivo l'aroma e il gusto sono molto più intensi del burro industriale.

Se ricordate, tempo fa avevamo parlato del burro,  e di come quello ottenuto da centrifuga fosse qualitativamente migliore di quello da affioramento. Anche negli alpeggi ora usano le centrifughe, per separare la crema di latte, o panna. Però, a differenza del burro industriale, la temperatura fresca dell'alta quota permette alla panna di essere utilizzata senza pastorizzarla. La pastorizzazione nel normale processo industriale di produzione del burro serve a ridurre la carica batterica. Non essendo pastorizzata la crema di latte d'alpeggio mantiene intatto tutto il suo aroma, e così il burro che se ne ricava.

Ma ad alta quota si possono trovare altri tesori: blu, buonissimi e tantissimi! Mirtilli!

mirtilli1-500.jpg

Sono buonissimi freschi, da soli, con della panna montata, o con dello zucchero e limone, o yogurt intero. Ne ho raccolti un po' per fare della confettura.

mirtilli2.jpg

L'ultimo tesoro l'ho visto in cielo: due grandi e maestosi volatili (aquile? Corvi imperiali, grazie Alf e Any)

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Purtroppo le vacanze sono finite, ma l'estate e il caldo non ancora per cui la prossima volta, e sul numero di Settembre di Le Scienze, parleremo di granita!

Dario Bressanini


 
 

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